Il primo fondamentale testo della storia dell'arte italiana
Introduzione di Maurizio Marini
Edizione integrale
Le vite del Vasari sono la prima storia critica dell'arte italiana e rimangono ancora oggi un testo di fondamentale importanza, esemplare per l'oggettività e l'onestà dei giudizi e per la chiarezza espositiva. Pubblicate dapprima nel 1550, sono frutto di un lavoro di paziente ricerca durato almeno dieci anni. Il Vasari aveva infatti iniziato a raccogliere materiali, appunti e notizie riguardanti la vita e l'attività degli artisti italiani già nel 1540, quando aveva trent'anni. Iniziando da Cimabue, il Vasari racconta, analizza, commenta la vita e l'opera degli artisti vissuti nell'arco di tre secoli, per giungere fino ai suoi contemporanei, senza tralasciare nessuno: dai più celebri, come Raffaello e Michelangelo, a quelli che solo pochi conoscono.
Giorgio Vasari
fu uno tra i più importanti architetti e pittori del Rinascimento, oltre che scrittore. Nacque ad Arezzo nel 1511 e fu allievo di vari artisti, tra cui Andrea del Sarto. Visse e lavorò in diverse città italiane, ma soprattutto a Firenze e a Roma. Artista ufficiale di Cosimo I, ideò tra l'altro la sistemazione degli Uffizi e la ristrutturazione e la decorazione di Palazzo Vecchio. Morì a Firenze nel 1574.