Valentina Gambini si sveglia un giorno priva di sensazioni, impulsi, emozioni. Qualche suono ovattato le suggerisce che è viva, nient'altro affiora alla memoria. Ha un solo ricordo: il diario che è il suo unico vero confidente, che da una vita la ascolta senza giudicarla. Un romanzo in tre parti che segna il declino, la caduta e la catarsi della giovane triestina, amante delle successioni matematiche e delle tentazioni alcoliche. Sullo sfondo, scorci poco noti della città, dal Carso fino al mare, ci accompagnano nella scoperta della vita di Valentina. Nella prima parte le sue ossessioni, "stracci di una vita", il diario che riporta angosce e drammi passati; un incubo ricorrente dal quale non riesce a liberarsi e i tentativi di scrollarsi di dosso i vecchi fardelli, il padre alcolizzato, il partner violento. Quindi le delusioni, un resoconto a più voci dei momenti bui e disperati, dove ogni personaggio aggiunge un tassello al puzzle che si è venuto a creare. E in ultimo ricompare il diario, la voce di Valentina ormai in grado di prendere le decisioni, drastiche e ardue, necessarie per farle trovare le strade e le persone, le forze e le passioni per ricominciare a vivere.