L'incredibile storia di Emanuele Brunatto, il grande difensore di Padre Pio, nella Francia occupata dai nazisti per salvare i perseguitati dalla Gestapo, soprattutto ebrei. A guerra finita, fu condannato a morte per collaborazionismo ma poi, grazie alle testimonianze ebree, fu riabilitato e si stanno raccogliendo le prove per inserire il suo nome tra i "Giusti tra le nazioni".
Un libro, questo di Alberindo Grimani, direttore dellArchivio Emanuele Brunatto, che narra la vita di Emanuele Brunatto in FRANCIA dal 1931-32 al 1961-62 - durante la seconda guerra mondiale e nellimmediato dopoguerra, lo SCHINDLER italiano o PERLASCA in Francia per i salvataggi di tante famiglie di Ebrei, partigiani francesi e fuggiaschi italiani, dalla deportazione nazista in Germania - fino al suo rientro in Italia, chiamato da Padre Pio tramite Giuseppe Pagnossin - per la difesa della sua missione sacerdotale, contro la campagna di stampa, scatenata dalla famigerata visita apostolica di mons. Carlo Maccari".
Raffaele Augello.
Raffaele Augello - 26/01/2015 16:03