Carla, Margarita e Iphigenia sono le tre suore superstiti di un monastero diroccato, che sorge su una sperduta isola australiana. Abbandonate a loro stesse e senza contatti con il mondo esterno, le tre donne hanno come unica compagnia quella di un gregge di pecore, nelle quali si sarebbero reincarnate le anime delle consorelle defunte. Nel corso degli anni hanno istituito un nuovo calendario liturgico, regolato sulle stagioni e sul sole, e la loro vita scorre secondo un rituale piuttosto anomalo, fatto di preghiere e usanze "pagane", di fiabe, di un contatto mistico con la natura che le circonda. L'arrivo improvviso di un uomo rischia di gettare nel caos questo strano microcosmo. Padre Ignatius è stato inviato dal vescovo con l'intento di indagare su quel monastero rimasto così a lungo isolato (e apparentemente disabitato), ma non gli dispiacerebbe nemmeno l'idea di sfruttare il luogo trasformandolo in un centro turistico di lusso. Quando si accorgeranno dei suoi intenti, le tre sorelle lo faranno prigioniero. La lunga presenza di Ignatius tra loro provocherà in ognuna delle donne una reazione diversa e imprevedibile, risvegliando ricordi piacevoli o dolorosi che parevano sepolti nella memoria, innescando rivalità e dando l'avvio a una vicenda inquietante, sensuale e ricca di humour. Tra suggestioni magiche, slanci di una religiosità primordiale, seduzioni di una natura incontaminta, Agnelli di Dio racconta l'eterna storia del rapporto tra uomini e donne, del contrasto tra il potere istituzionle e ogni tentativo di eluderlo.