"Il turismo è oggi una delle più grandi "industrie" del mondo. Se è vero che viviamo nell'era del "turismo globale", in una "society of travellers", allora il tema del viaggio ci conduce al centro del processo di costituzione della cultura moderna. Questo volume si propone come contributo a una lettura antropologica del turismo. Esso è pensato come microstudy ed è dedicato a una regione dell'Italia meridionale che è tra le più antiche e le più celebri regioni turistiche europee: la Costiera Amalfitana. Tuttora questa regione gode di uno straordinario successo turistico. Il leitmotiv della ricerca è il rapporto tra viaggio e cultura locale. E' vero che il turismo è il grande leviatano che tende a demolire ogni identità culturale locale, oppure c'è la possibilità che nell'interferenza tra il "proprio" e "l'altro", tra "regionalità" e "globalità" possa avere origine qualcosa di nuovo e il turismo possa presentarsi come forza produttiva di sviluppo culturale? Intorno a questa domanda sono stati sperimentati diversi approcci. Con quali atteggiamenti e aspettative arrivano i turisti? Come vedono gli abitanti del luogo, cosa si aspettano da loro? Come vengono visti loro stessi? Quale processo di scambio ha luogo tra viaggiatori e abitanti locali? Come reagisce il management turistico alla situazione? Come si trasforma il volto della cultura regionale sotto l'influsso delle presenze straniere? Quali tracce lascia il viaggio?". (Dieter Richter)