I modelli e le tecniche per la pianificazione sono stati investiti da trasformazioni radicali che hanno modificato gli strumenti di investigazione e di intervento e, di conseguenza, le funzioni pratiche della pianificazione. In primo luogo è venuta meno la distinzione fra strumenti quantitativi e qualitativi; poi si è messo in discussione il carattere procedurale degli approcci, ma soprattutto è cambiato il concetto di previsione, nella consapevolezza della necessità di operare sui futuri possibili e sugli scenari che li descrivono. Questo studio riflette sulla possibilità di gestire queste trasformazioni radicali all'interno di un obiettivo di fondo che garantisca equità, sostenibilità e diritti.