Si dice Barcellona e subito si pensa alle Ramblas affollate, a Gaudi e alla movida. Ma attorno alla frenetica capitale catalana si estende una regione selvaggia e fiera che Richard Guise ha percorso in sella a Tetley, la sua fedele bicicletta, macinando oltre seicento chilometri di vie secondarie. Un viaggio lento, tra coste bellissime e speroni di roccia abitati solo dalle capre, in cui emerge l'identità di una nazione dentro una nazione, con le sue peculiarità, la sua lingua, la sua storia antichissima. L'autore si sorprende nel constatare l'inutilità dell'orologio, leva il sopracciglio davanti alla burocrazia bizantina di alcuni uffici... e poi lo riabbassa su un piatto di botifarra con i fagioli; ci svela i misteri di una lavanderia automatica, impara a ballare la sardana nelle feste di piazza e inciampa in una spiaggia per nudisti. Sullo sfondo, una galleria di personaggi disegnati al tratto, sempre disponibili e aperti all'incontro con l'altro.