"Carne dei poveri", nei secoli i fagioli, con ceci e fave, sono stati determinanti per l'alimentazione delle classi rurali e del proletariato urbano: come scrive Umberto Eco, chi pensa "che le invenzioni e scoperte che hanno cambiato la nostra vita siano dovute a macchine complesse o allo studio organizzato di sapienti austeri all'interno di centri di ricerca" commette un errore, perché in realtà, "se noi Europei siamo ancora qui, questo è dovuto ai fagioli". Papalini, borlotti, cannellini, pavoni, messicani, di Spagna, di Vigevano, di Lamon: tutti si possono mangiare freschi o essicati. Con il riso e con la carne, da soli o con verdure, in insalata o all'uccelletto, per primo o per contorno, attraversano instancabilmente tutte le regioni italiane, viaggiano per l'Europa e l'America, nel vicino e nel lontano Oriente, diventando anche favola e avventura.