Parlare con stile ironico e scherzoso di argomenti seri è molto complicato, ancora di più se si vuole mantenere l'ortodossia di termini e i riferimenti che la materia richiede. L'autore, teologo cattolico, si prende la licenza di "scherzare" sulla teologia e i suoi addetti ai lavori usando come spunto la favola di Cappuccetto rosso. Come sarebbe la fiaba narrata da Perrault e dai Fratelli Grimm se a scriverla fosse stato un professore di teologia sistematica, di esegesi femminista, oppure di diritto canonico? Questo è il risultato di un "divertissement", dedicato a chiunque, per lavoro o per diletto, frequenti il mondo delle discipline teologiche e i suoi abitanti.