Oggi il mondo della cultura si divide tra studiosi e professionisti che assumono i valori della sostenibilità come l'invariante su cui costruire le teorie e quelli che pensano la sostenibilità come un valore per la rivisitazione di alcune categorie disciplinari. I saggi qui presentati vogliono verificare le convergenze tra quelli che assumono i valori ambientali come invariante nella convinzione che ci sia più similitudine tra tecnologi, architetti e urbanisti che studiano il territorio nel valore della complessità che non tra coloro che usano il taglio suggerito dal determinismo e dal pragmatismo.