Questo libro è il ritratto del più grande musicista dei Balcani, protagonista di scorribande rock e autore di colonne sonore che hanno colpito profondamente la fantasia e la sensibilità del grande pubblico. E la storia di un uomo che ha conosciuto il comunismo di Tito, la pace nei Balcani, poi la guerra fratricida e il furore nazionalista. Artista silenzioso, ma con la capacità di far ballare tutti con la sua musica, che ha il respiro, la gioia e il dolore di quella del mondo. In questo libro Bregovic si racconta, in una lunga intervista, e scandisce le tappe del suo viaggio attraverso occhi febbrili e sognatori.
Un libro che mi ha ''fermato'' il tempo. Non ricordo quanto tempo, grazie alle pagine che volano leggere e intense, importanti e ironiche.
Un libro prezioso che rivela, grazie alle domande di Gaudino e alle risposte di Bregovic, il mondo di un artista immenso.
Claudia
Con gli occhi di Bregovic
Anonimo - 05/08/2005 12:47
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La sua musica mi ha sempre colpito e coinvolto, in libreria, banalmente, mi sono lasciato catturare dalla foto B&W virata in rosso. L'ho sfogliato con curiosità e devo dire che sono rimasto colpito non poco: non è un libro che parla di sola musica, ma di politica, della storia dei Balcani, della ex-Jugoslavia. di Tito, di Kusturica. Insomma, pensarlo un libro musicale è riduttivo. Va inquadrato come la storia raccontata attraverso l'intervista (ben poste le domande di Gaudino), attraverso i suoi occhi che hanno vissuto e si narrarno con poesia, ironia. Bello, molto bello, a tratti oltre il sogno.
Con gli occhi di Bregovic
Anonimo - 24/07/2005 14:27
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Ho letto, divorato questo libro apparentemente breve ma davvero intenso. Mi sono perduto nei suoi racconti stimolati dalle domande dell'autore.
Bregovic' nel suo narrarsi dimostra che la sua musica (bellissima!) nasce dallo spessore di un uomo con un passato bello, importante, a volte duro e doloroso. Incalzato dalle domande come il taglio di un rasoio, replica con naturalezza mettendo assieme ironia, musica, politica, famiglia, amori, passato.
Un libro, un racconto, un viaggio attraverso i suoi occhi: il titolo è davvero perfetto!
Bellissima la prefazione di Massimo Cotto e la postfazione di Giuseppe Videtti, che arricchiscono non poco lo splendido libro, credo il primo in circolazione.
Marco
Anonimo - 10/12/2005 22:35
Anonimo - 05/08/2005 12:47
Anonimo - 24/07/2005 14:27