Il racconto narra le traversie di due famiglie patriarcali di un sud volontariamente mai geograficamente definito, ma facilmente identificabile nella terra di Puglia; anche se i nomi dei paesi e delle località usati sono di pura fantasia. La vicenda ha origine sin dai primissimi anni dell'unità d'Italia, all'interno di due storiche famiglie di potatori: quella dei "settemani" e quella dei "cipollacci"; quando i due baldi giovani amici che le rappresentano, rispettivamente: Zaccaria e Nazareno, si uniscono al comando di una squadra di sessanta mondatori che si dedicano alla potatura degli uliveti di tutta la regione, e oltre. La sacra amicizia fra le due famiglie viene infranta dai primogeniti dei due patriarchi: Basilio e Filomeno.