Il progetto di "una esistenza inimitabile" portò D'Annunzio alla sovrapposizione fra vita privata e pubblica, fra forme di esistenza e spazi di scrittura: un protagonismo che conquistò lo stesso mondo borghese e che indusse la società del tempo ad assimilare il linguaggio dei miti e la retorica delle passioni decadenti in uno scenario di cultura proteso alle più ambiziose aperture e alle più inquietanti riformulazioni dell'identità nazionale. Risulta pertanto impossibile separare l'opera testuale dal personaggio e dal gioco di attese che seppe instaurare con il suo pubblico. Questo libro dà conto di tale intreccio e delinea la fisionomia del poeta grazie alle sue espressioni più intime e private per arrivare alle ragioni genetiche dei suoi testi e chiarirne il significato, le qualità specifiche, i modelli di riferimento e l'incidenza.