Negli anni del fascismo, del nazismo e della guerra, gli Stati Uniti d'America rappresentarono per molti intellettuali europei, soprattutto tedeschi e italiani, un rifugio, un ambiente dove continuare a lavorare, a pensare, a scrivere. Ciò non avvenne senza reciproche influenze, fino a creare uno spazio culturale originale dove sistematicamente si confrontavano la tradizione europea e gli stimoli della vita civile e del "libero pensiero" americano. In questo libro - qui presentato in una nuova edizione ampliata - Dante Della Terza racconta e commenta le esperienze di alcune personalità che hanno vissuto questa straordinaria vicenda: filologi e letterati come Leo Spitzer e Erich Auerbach, scrittori come Pier Maria Pasinetti, grandi maestri come Erwin Panofsky, Renato Poggioli e altri ancora. La biografia intellettuale si fa storia di un'epoca, con il fascino di figure che hanno fatto della "diaspora" occasione di conoscenza e di rinnovamento.