Questo volume, il primo di una serie progettata, inizia nel 1931, nell'epoca in cui Anais Nin sta per pubblicare il suo primo libro "D. H. Lawrence", che le conferì il riconoscimento pubblico come scrittrice. Termina nell'inverno del 1934, quando Anais lascia Parigi per raggiungere New York. Anais scrive sui treni, ai tavolini dei caffè, mentre aspetta per un appuntamento: come un talismano, porta il diario sempre con sé. "Questo diario è il mio kief, il mio hashish, la mia pipa d'oppio. E la mia droga e il mio vizio. Invece di scrivere un romanzo, mi sdraio con questo libro e una penna e indulgo in rifrazioni e diffrazioni." Prefazione di Antonio Debenedetti.
ANAIS NIN...per chi deve affrontare per la prima volta questa grande scrittrice deve cominciare non dai suoi DIARI...da dove partono i distillati che sono veri capolavori letterari, da questi deve iniziare per amarla.
Il DIARIO concede un ritratto emblematico, succinto, determinante di questa ''seducente strega letteraria'' colei che fece impazzire uomini e donne contemporaneamente senza remora.
Per chi leggerà questo primo diario chiedo di prepararsi mesi prima, perchè è un vortice di meavigliosi dettagli di vita e vite assolutamente piene.
Da leggere, immancabilmente di sera perima di coricarsi.
Diario. 1: 1931-1934
Daniele Bertoni - 21/11/2006 12:12
5/
5
L'autrice è il personaggio principale del suo DIARIO che come tale va preso come fonte inesauribile di informazioni. La grandissima Anais Nin ha un magnetismo naturale, un vero talento nella descrizione oltre ogni immaginario collettivo. La forza del suo cuore, le sue imprese, il suo linguaggio che ti annienta e ti trasporta nelle sue quotidiane avventure, letterarie, sentimentali, contrastanti, libertine, ossessionanti... la Nin nel suo primo Diario pubblico dal 1966 è un sortilegio narrativo, che merita di avere un posto decoroso nella biblioteca personale di ogni abile lettore... l'autrice e la sua vita restano l'assoluto esempio di come tutto scorre e muta, un documento importante nel suo complessivo bagaglio.
Va letto lentamente, assaporando ogni paragrafo.
Diario. 1: 1931-1934
Francesco - 16/01/2002 22:53
4/
5
Chiunque si lasci catturare dalla forza di Anais Nin, ne rimane coinvolto ogni oltre limite. La forza di una donna che guarda il mondo attraverso fiumi di parole, vergate sul suo quotidiano vademecum. L'energia di una visione sensibile, discreta ma allo stesso tempo assoluta. Sebbene in questo primo volume si avverte il limite di una ritrosia, forse generata dall'incertezza nelle proprie qualità, che si traduce in reticenza, in narrativa più che in lirica, in domande a cui spesso non si azzarda la soluzione o alle quali si replica con il dialogo, il quotidiano, e non l'introspezione, emerge già il talento assoluto di una donna che rinnega, tra le prime, la subordinazione a cui per secoli il suo sesso era stato sottoposto e pone la sua vita e all'unisono la propria scrittura, come pacifica ribellione.
Daniele Bertoni - 12/12/2006 17:26
Daniele Bertoni - 21/11/2006 12:12
Francesco - 16/01/2002 22:53