Le persone transessuali pongono molte sfide agli operatori impegnati a rispondere alle domande di aiuto e alle richieste di consulenza che essi portano, la prima delle quali è di tipo diagnostico. Come affrontare la richiesta di quelle persone che, sentendosi intrappolati in un corpo che considerano sbagliato, chiedono che tale identificazione venga loro riconosciuta attraverso la modificazione anagrafica dei dati personali e/o attraverso lunghi, molteplici e complessi interventi chirurgici? Qual è il contributo che la psicoanalisi può dare alla comprensione di questo fenomeno e quale aiuto gli operatori possono offrire a quelle persone che si rivolgono a loro per "cambiare sesso"?