Gli scrittori, per raccontare, usano le parole. Per gli scrittori, quindi, le parole sono strumenti, i cosiddetti "ferri del mestiere". Ma per gli scrittori le parole sono anche legami, idoli, feticci, oppure ragioni di insofferenza, di frustrazione. Le parole sono emotività , sono affetti. Partendo da questa consapevolezza, Matteo B. Bianchi ha chiesto a circa trecento tra narratori e poeti italiani, di individuare la loro parola "affettivamente" più significativa e di renderle omaggio nella forma di una classica definizione da dizionario.