"Tante cose ci arrivano dal Medioevo: il libro, i nostri abiti, il calendario, il genere letterario del romanzo, gli atteggiamenti nei confronti dei poveri, le reazioni di fronte alle epidemie. Ma il Medioevo è anche lontano da noi. Ci è spesso estraneo e questo charme esotico costituisce una parte importante del fascino che esercita. Il miracolo e il diavolo non sono più onnipresenti, la morte improvvisa non è più considerata la peggiore possibile e, a dispetto dell'arte astratta, il nostro occhio si è abituato sin dal Rinascimento a concepire la pittura e osservare la realtà secondo le regole della prospettiva". Jacques Le Goff sintetizza così il senso del volume conclusivo di un'opera che introduce al mondo medievale e ai suoi echi immaginari. Edizione italiana e bibliografie ragionate a cura di Giuseppe Sergi con la collaborazione di Patrizia Cancian, Luigi Provero e Massimo Vallerani. Indice analitico a cura di Stefania Pico.