Le tradizioni, la famiglia, la Chiesa e le ideologie hanno perso, nel mondo occidentale, molte delle loro capacità di regolare il nostro modo di agire, rendendo possibile a ognuno di noi qualsiasi tipo di comportamento e di scelta; la nostra società, in cui tutto - sesso, droga, informazione - è disponibile a basso costo, si sta evolvendo in un modello iper-permissivo, mentre si sono contemporaneamente sviluppate nuove teorie che propongono modelli educativi "liberisti". Secondo Daniel Akst, questa tendenza del mondo contemporaneo, per molti ormai un'abitudine, è in verità nociva per ciascuno di noi e per l'ambiente, ed è solo un nuovo senso del limite autoimposto che potrà salvare noi e ciò che ci circonda. Attraverso una sorta di viaggio negli squilibri della nostra società - consumismo, procrastinazione, rabbia, dipendenza - l'autore ci mostra come e perché noi tutti dobbiamo ritrovare, prima di ogni altra cosa, il senso dell'autodisciplina. Un breve e tagliente saggio che ci svela che la libertà può essere pericolosa e ci dice come salvarci da ciò che, in maniera compulsiva, vogliamo.