Nelle Eroidi, composte tra il 15 a.C. e il 5 d.C., ventuno eroine del mito classico - da Elena a Briseide, da Penelope a Didone - scrivono una lettera accorata e straziante al loro amato per convincerlo a non lasciarle. Di fronte a questi uomini lontani, insensibili e assenti, si stagliano con poetica drammaticità altrettante donne poste di fronte a un destino che si compie loro malgrado. Ogni epistola è un componimento a sé stante, eppure, lette d'un fiato, tracciano tutte un meraviglioso ritratto collettivo dell'universo femminile, indagato con sorprendente profondità fino nei recessi più oscuri dell'anima, dove risiedono le spinte primigenie dell'amore.
Non fatevi ingannare dall'''antichità'', per così dire, dell'autore, nè dal titolo della raccolta che dà un senso marcato di aulico; vincete i vostri pregiudizi e leggete questa raccolta di espitole che potrebbe essere una delle meglio riuscite opere degli ultimi tempi.
Diletta
Anonimo - 09/07/2008 14:34