La filosofia contemporanea è una forma poderosa di problematicismo. La sua potenza risiede tutta nell'affermazione che l'orizzonte del senso del reale sia il divenire. La decostruzione è la testimonianza di tale affermazione. Tali considerazioni costituiscono la base ermeneutica da cui si sviluppano le analisi di questo saggio, condotto in un serrato confronto con i testi di Jacques Derrida e tendente a dimostrare la contraddittorietà della decostruzione: 'per esistere, essa ha bisogno di emergere dal cerchio perenne della critica; ma per affermare l'esistenza della critica, cioè per esistere, ha bisogno di reimmergersi nella critica, lasciandosi dissolvere dalla potenza combustiva del divenire, posto come fondamento della critica stessa'. Gli esiti estremi della riflessione derridiana testimoniano l'accadere del divenire come orizzonte del reale, e quindi, in modo profondo e radicale, la contraddittorietà del divenire.