Veyne e Foucault: lo storico e il filosofo. Due grandi figure d'intellettuali. Due inclassificabili, due intemperanti che hanno camminato a lungo insieme e spesso si sono confrontati aspramente. Paul Veyne ci offre un ritratto dell'amico e ci illustra allo stesso tempo il dibattito sulle sue idee. Secondo Veyne, "Foucault non è stato nulla di ciò che è stato detto di lui, né da destra né da sinistra, non si è schierato né per la rivoluzione né per l'ordine costituito". Foucault è stato semplicemente sé stesso: un filosofo scettico, un empirista seguace di Montaigne che non ha mai smesso, nella sua vita come nella sua opera, d'interrogarsi sul "gioco della verità", le verità costruite, singolari, proprie di ciascuna epoca.