Un romanzo di avventure intellettuali e picaresche attraverso le follie del boom economico e le metamorfosi della società e del paesaggio, delle illusioni e dei caratteri. Notti senza fine di giovani che discutono dei loro autori e dei loro amori fino all'alba, progettando grandi opere letterarie, teatrali e musicali. Affetti, utopia, irrisioni e rivolte contro un oppressivo establishment culturale e politico. Ma anche la verve della café society, quando Roma era una capitale cosmopolita e "passavano tutti di qui" e le donne erano "molto più belle e più intelligenti e spiritose e anche più alte degli uomini corrispondenti". E che cosa significa aver vent'anni e molti desideri, nell'Italia di Petronio, di D'Annunzio e di sempre...
Con la premessa che amo moltissimo leggere e sono sempre disponibile a nuovi autori mi sento molto amareggiata e delusa da questo libro. Purtroppo non conoscevo l'autore,avevo letto da Branciaroli -attore di teatro- il suo commento sull'amore per i libri e come Fratelli d'Italia fosse per lui il romanzo migliore in assoluto con 1200 pag. che fanno morire dal ridere. Incuriosita ho letto altri commenti: capolavoro..sublime....l'ho comprato. mi sono fermata a pag.160. Non sto capendo nulla! una miscellanea di informazioni, in tutte le lingue....caos allo stato puro. Probabilmente occorre essere un intellettuale per capirlo.
Anonimo - 12/08/2011 22:35