Michael - alias "Butcher" - Boone è un'ex stella della pittura contemporanea. Per cinque anni è stato osannato dalla critica, poi il suo matrimonio è naufragato e tutto è andato a rotoli. Si sa come vanno queste cose: la moglie ha cercato di impadronirsi delle opere del marito, il marito gliele ha sottratte, è intervenuta la magistratura, Butcher è stato processato e condannato, è stato in galera, e ora vive in una fattoria messagli a disposizione dal suo principale collezionista in mezzo alla foresta a nord di Sydney, in cambio dell'impegno a disintossicarsi dall'alcol e a ricominciare a dipingere. Butcher deve anche prendersi cura del fratello Hugh, ritardato: finché prende le pillole, va tutto bene, ma un qualsiasi imprevisto, una sola parola sbagliata, una leggera provocazione possono scatenare reazioni imprevedibili. Nel bucolico tran tran dei due fratelli, nel caldo e tra gli insetti del gennaio australiano, piomba un bel dì Marlene. Bellissima, intrigante e ambiziosa, è la nuora del grande pittore Jacques Leibovitz: un suo quadro molto tempo prima, folgorandolo sulla via di Damasco, aveva spinto Butcher a lasciare la macelleria del padre per la più difficile strada dell'arte. Marlene è dolce con Hugh, s'innamora, ricambiata, di Butcher, e mette in moto una catena di eventi sorprendenti che li porterà al successo o alla rovina. Alternando le voci dei due fratelli - il supponente, indemoniato, furioso, brillante, caustico Butcher, e il folle, poetico, ingenuo, dotato di travolgente ma inconsapevole umorismo Hugh - "Furto" conferma l'eccezionale capacità dell'autore nel calare personaggi unici e memorabili in storie avvincenti e originali.
Dalle regioni selvatiche dell'Australia rurale a Manhattan passando per Tokyo - esplorando temi come l'arte e il suo mercato, l'inganno, la colpa e la redenzione - Peter Carey ci regala un poema d'amore d'irresistibile comicità.
...concordo con chi, prima di me, ha dato la sua impressione su questo libro.
Personalmente lo ho acquistato per il titolo che mi sembrava attraente e, non avendo mai letto nulla di questo autore, mi sono buttata.
Le mie aspettative sono state terribilmente deluse: un racconto senza momenti di piacevole lettura o di pregnanti significati.
Non mi è piaciuto il modo di scrivere dell'autore, ma può essere colpa anche della traduzione, ma non mi è piaciuto neanche il fatto che in nessun tratto di storia io sia stata rapita, cosa davvero rara. Ci sono quei libri che hanno un'introduzione pastosa e poco piacevole, ma che poi ti sanno coinvolgere appieno...qui la sensazione di ricerca dell'appagamento da lettura è perenne e perdura fino all'ultima pagina. Trama? Se mi fosse rimasta impressa ve l'avrei accennata. Questo non è proprio un libro memorabile -.-
Furto. Una storia d'amore
Anonimo - 07/07/2007 11:15
1/
5
Un libro senza inizio, trama e tantomeno fine, assolutamente incomprensibile e astruso.
Una delle poche volte che ho buttato soldi per della carta straccia!
Indecente!
Anonimo - 23/06/2008 10:34
Anonimo - 30/10/2007 23:46
Anonimo - 07/07/2007 11:15