E' in una Russia febbrile e fatiscente, in un piccolo teatro che si recita la vita labirintica di Nikolaj Vasil'evic. La sua principale occupazione sembra quella di invischiarsi in un gioco sempre più complesso con una folla di amanti, mariti di amanti, secondi mariti di ex mogli, mariti putativi, genitori e parenti in vario grado dei suddetti, estranei entrati nella sua casa in circostanze che nessuno ricorda esattamente. Nikolaj si muove tra di loro con una leggerezza e una grazia che sembra abbiano il potere di rimandare una catastrofe sempre imminente. Non fa nulla per sottrarsi ai propri equivoci impegni e tuttavia i suoi troppi clienti vivono nel terrore di perderlo di vista. Di qui nascono le situazioni di un movimentato melodramma, insieme straziante e risibile. Nulla sembra poter dare un senso ragionevole ai destini individuali, travolti come sono dalla lieve vertigine del "nonsense"...