Cercare "l'antica madre", ossia inseguire di monumento in monumento le tracce di quello splendore che la Grecia aveva conosciuto in età arcaica, classica ed ellenistica: questo era lo scopo del viaggio che Pausania, originario dell'Asia minore, intraprese intorno al 150 d.C. (dall'Attica sino alla Focide, attraverso il Peloponneso); e non diverso è l'approcio di ogni viaggiatore moderno che si accosti al mondo greco. Questa è la ragione del fascino della "Guida della Grecia" per chiunque progetti di muovere alla ricerca della Grecia perduta, con un viaggio reale e immaginario, affidandosi alla scrittura evocativa di Pausania. Nel secondo libro l'itinerario di Pausania si snoda attraverso Corinto, Sicione, Fliunte, Micene, Tirinto, Argo, Epidauro, Egina, Trezene. Con quale brivido segreto ci parla dei riti misterici, dei luoghi impenetrabili, dell'arte arcaica (forse «sgradevole alla vista, ma contraddistinta da una sorta di ispirazione divina»), delle mura ciclopiche di Tirinto, delle vecchie statue di legno selvatico. Edizione con testo a fronte.