Il marchio dell'inquisitore Solo per i Soci Bookclub. Scopri

Descrizione

La neve imbianca le strade di Roma la notte del 18 dicembre 1624, quando viene ritrovato il corpo senza vita di fra’ Pietro Rebiba, straziato dentro un torchio da stampatore. Che beffa, pensa l’inquisitore Girolamo Svampa, incaricato di indagare sul caso, che un collaboratore della Congregazione dell’Indice dei libri proibiti sia morto con alcune pagine di un opuscolo ereticale conficcate in bocca. Quando poi, esaminando l’abitazione del defunto, s’imbatte in un manoscritto di magia riportante formule sataniche, Svampa non ha più dubbi: il diavolo ci ha letteralmente messo lo zampino. E lui, esperto di casi di stregoneria, sa che è proprio in circostanze del genere che occorre affidarsi alla luce della ragione.

Marcello Simoni lascia il Medioevo teatro dei suoi romanzi più famosi, come Il mercante di libri maledetti e La biblioteca perduta dell’alchimista, per dare vita a un giallo storico dall’intreccio ricchissimo, ambientato tra le luci, ma soprattutto le ombre, della Roma barocca di papa Urbano VIII.

«I miei non sono romanzi storici tout court. Mi piace mescolare i generi. Il marchio dell’iniquisitore è un noir in cui la Storia è un pretesto per narrare la lotta del personaggio con se stesso.» Marcello Simoni

«La Roma descritta da Simoni è minuziosamente ricalcata su una memoria storica dettagliata, in una precisione che rivela passione e sete di cultura, non solo ricerca di un dignitoso intrattenimento». la Stampa

Marcello Simoni, archeologo e bibliotecario, con il suo romanzo d’esordio Il mercante di libri maledetti (2011), è stato per oltre un anno in testa alle classifiche e ha vinto il 60° Premio Bancarella. È tradotto in venti Paesi.

Dettagli