Gli scritti raccolti ne "Il rovescio e il diritto" costituiscono l'indispensabile premessa alle opere narrative e alla saggistica maggiore di Albert Camus. Concepiti per la maggior parte negli anni giovanili e suddivisi in tre sezioni - "Il rovescio e il diritto" (1937), "Nozze" (1939), "L'estate" (1954) - questi saggi, che riflettono il mondo di povertà e di bellezza in cui Camus, algerino di nascita, trascorse la sua giovinezza, colpiscono per l'alta qualità letteraria della scrittura e per la lucidità dell'analisi. In queste pagine, infatti, sono anticipati alcuni dei più importanti temi dell'esistenzialismo che fecero dell'autore una delle espressioni più alte della coscienza contemporanea. Particolarmente utile per comprendere la poetica di Camus è anche la "Prefazione" che introduce il volume, scritta nel 1958, una sorta di confessione autobiografica che riconferma la straordinaria attualità della sua opera.