Nata nel 1908, il 9 marzo, da un atto di ribellione, per aprire anche agli stranieri i campi del calcio di Milano. Cento anni dopo F.C. Internazionale, per tutti l'Inter, è una meravigliosa storia di uomini e di calcio, di vittorie e di stile, di passioni e di orgoglio, di ricordi e di vibrante attualità che rivivono in questo volume, dedicato all'unico club italiano mai stato in B e riconosciuto in ogni angolo del mondo non solo per i suoi trionfi e per i suoi campioni, ma soprattutto per i suoi comportamenti, ancora legati a quel primo atto di fondazione: ribelle, mai banale, ma sempre fedele alle regole dello sport.
Dal primo scudetto (che arriva dopo due anni, un mese e quindici giorni dalla fondazione: il 24 aprile 1910, presidente Carlo De Medici, allenatore-giocatore Virgilio Fossati, il primo campionissimo, il primo interista a indossare la maglia della nazionale italiana, la prima bandiera, il primo eroe: muore sul fronte della Grande Guerra) al quindicesimo, quello di tutti i record della stagione 2006-2007. Dall'era breve dell'Ambrosiana (da Sant'Ambrogio, patrono di Milano dopo esserne stato vescovo) alla maglia del centenario con lo stemma di Milano. Da Giuseppe Meazza (in arte "Balilla", un artista in campo e fuori, un goleador impressionante, l'asso di cuori, la leggenda) a Zlatan Ibrahimovic, il genio di oggi. Dalle prediche calcistiche del tifoso dei tifosi, l'avvocato-alpino e dirigente Peppino Prisco ("a Milano ci sono solo due squadre, l'Inter e la Primavera dell'Inter") allo stile inconfondibile della famiglia Moratti, che per tutti vuol dire prima Grande Inter con il presidentissimo Angelo e poi l'Inter moderna del rinnovamento e del ritorno dei campioni e dei successi, con il figlio Massimo, che - per scelte di popolo - riporta a casa la società nel febbraio 1995.
Tante storie nella storia. I campioni, certamente, ma anche la gente comune, il tifoso anonimo che in 100 anni di storia ha costruito la sua piccola bellissima Inter e la tiene, gelosamente, nel cuore. Un amore che passa di padre in figlio, che diventa internazionale nel senso più letterario e letterale del termine. I sondaggi non possono quantificare realmente una passione, non possono spiegare il motivo per il quale, in Cina, non c'è club europeo più amato e popolare dell'Inter o per quale ragione, attraverso i progetti di Inter Campus Estero, l'Inter diventa una parola magica e apre le porte sociali ai bambini più bisognosi in Romania come in Brasile.