Italia al guinzaglio

Gli animali di oggi si offendono, sono gelosi, vanitosi, depressi e nevrotici, come e più di noi. O almeno così amiamo dipingerli, nella confusione di valori e priorità in cui ci ritroviamo immersi: li sostituiamo ai figli, diamo loro i nomi di famiglia, li portiamo dallo psichiatra e dall'estetista, li importiamo da paesi lontani pretendendo perfino che si trovino bene, prestiamo loro la nostra voce, i nostri tic, i nostri desideri. Eppure, una differenza c'è. Noi continuiamo a irritarci davanti al telegiornale, ci sgambettiamo per la carriera, ci studiamo davanti allo specchio, pernottiamo su Internet aspettando sempre nuove occasioni e promesse di vita. Loro invece aspettano soltanto che noi torniamo a casa. La domanda sorge spontanea: e se al guinzaglio ci fossimo noi? Luca Goldoni posa il suo sguardo scanzonato su animali domestici e selvatici, cercando di vederli per come sono, di raccontarli senza mistificazioni né sentimentalismi. E parlandoci di cani e gatti, lepri e condor, civette delle palme e maialini vietnamiti, ritorna a parlarci del nostro mondo. Di come eravamo ai tempi della lambretta e delle balere, di come siamo diventati a furia di viacard, videogame, bancomat, telequiz. Perché tra natura e cultura, tra passato e presente, tra piccole civiltà e nuove villanie, si può ancora essere critici e insieme affettuosi, lucidamente consapevoli senza rinunciare ai sentimenti, alle emozioni, ai sogni.

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