Dicembre 2010, Questura di Torino. Un ispettore della Digos scopre, tra i documenti in possesso del suo sovrintendente, una lettera anonima mai vista prima. Poche righe su un foglietto che alludono a responsabilità quanto meno scomode, e che delineano scenari davvero inquietanti, relativamente alla Strage di via Fani.
L'ispettore Rossi decide di vederci chiaro e di cominciare a indagare, senza lasciarsi spaventare dalle prevedibili difficoltà che lo attendono. Riportando così sotto i riflettori una pista troppo spesso lasciata in ombra da Procure, Commissioni parlamentari e mass media. E regalando al lettore una nuova occasione per riflettere sugli innumerevoli retroscena di quella tragica mattina del 16 marzo 1978.
Un saggio "raccontato", che si legge tutto d'un fiato e che intreccia le avventurose fasi dell'indagine dell'ispettore, con l'accattivante rassegna di alcuni dei molti fatti e dei moltissimi dubbi, relativi all'agguato Moro.
Un libro davvero trascinante, che si legge in un soffio e che fornisce molte indicazioni sugli elementi in gioco rispetto alla Strage di via Fani, a partire dalla traccia di una lettera anonima trascurata dalle varie procure italiane.
Peccato che le librerie Mondadori italiane (nonostante l'abbiano in catalogo) non vengano rifornite e lo si debba quindi acquistare altrove.
paolo_restivi - 28/04/2017 10:49