Un libro che farà molto arrabbiare la Destra e la Sinistra, il Governo e l'opposizione, ma soprattutto: i sindacati.
"Le allegre finanze del sindacato: la sola Cgil ha un giro d'affari valutato in un miliardo di euro. I delegati delle tre centrali sindacali sono 700 mila, sei volte più dei carabinieri. I loro permessi equivalgono a un milione di giornate lavorative al mese. E costano al sistema-paese un miliardo e 854 milioni di euro l'anno."
I sindacati sono oggi nel pieno di una profonda crisi di legittimità, che rischia di cancellare anche i loro meriti storici. Lo strapotere e l'invadenza delle tre grandi centrali confederali, e le sempre più scoperte ambizioni politiche dei loro leader, hanno prodotto nel paese un senso di rigetto. Lo documentano tutti i più recenti sondaggi d'opinione: solo un italiano su venti si sente pienamente rappresentato dalle sigle sindacali e meno di uno su dieci dichiara di averne fiducia. L'immagine del sindacato come di un soggetto responsabile, capace di interpretare gli interessi generali, si è dunque dissolta. E ha lasciato il posto a quella di una casta iperburocratizzata e autoreferenziale che ha perso via via il contatto con il paese reale, quello delle buste paga sempre più leggere e delle fabbriche dove si muore troppo spesso. Un apparato che, in nome di una concertazione degenerata in diritto di veto, pretende di avere l'ultima parola sempre e su ogni cosa. Che si presenta come il legittimo rappresentante di tutti i lavoratori. Ma bada in realtà solo agli interessi dei suoi iscritti, che valgono ormai meno di un quarto dell'intero sistema produttivo nazionale. E perciò si mette puntualmente di traverso a qualunque riforma in grado di mettere in discussione uno 'status quo' fatto di privilegi.
Se uno legge nell'ordine,"la casta", l'altra casta" e il nuovissimo "l'ultra casta" corre il rischio di bruciarsi il fegato o, ancora peggio, sentendosi incazzato ed impotente, legittimare come unica soluzione ad un problema incancrenito e con troppo diffuse metastasi, quello che certi signori, alcuni molto"puri" di spitiro e d'animo, facevano negli anni 70.
Bisogna escogitare un metodo civile per far pulizia di questo schifo, perchè se anche consideriamo il 10% come vero di ciò che è stato scritto è uno schifo immane...unico modo : chi ha figli li educhi bene e da subito con valori veri, entro 40 anni tuti i protagonisti di oggi saranno polvere ( o concime visto la sostanza di cui sono fatti ) e l'unica spernaza è che i bambini di 3 anni di oggi siano migliori italiani di noi, poveri"arricchiti" viziati che ci facciamo fregare, in fondo lo sappiamo, ma non facciamo nulla se non qualunquismo, perchè nulla possiamo fare ..fino a che stiamo, e ammettiamolo, bene e possiamo comprarci il nuovo iphone tutti i natali.
popolo bue? popolo di pecoroni? no: popolo di benestanti che fino a che ha tutto non farà mai nessuna"rivoluzione". Ogni idea è rispettabile: ma rubare..basta, grazie.
L'altra casta
Anonimo - 08/02/2009 17:10
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Sono un lavoratore delle Ferrovie alias Trenitalia visto che le Ferrovie NON esistono più.
Sappia questo signore (sono macchinista) che noi NON andiamo sul locomotore in due per annoiarci ma per sicurezza nostra e dei nostri clienti utenti causa sistemi di sicurezza arretrati.
L'ultimo sistema SCMT senza un Vigliante è stato dichiarato dalla ANSF insufficiente per l'agente solo senza dire dell'arretratezza dei regimi di sicurezza.
Io lavoro alla Divisione Cargo (solo trasporto merci) e di notti ne facciamo a gò gò.
Quindi invece che scrivere fregnacce, ci pensi.
Perchè NON dice di tutti quei bei privilegi che hanno editori, giornalisti (che fanno vedere il tesserino e credono di essere chi sà chi) e soldi che regala loro lo stato visto che sono anche io un contribuente.
O tutti o nessuno?!
Fine dell'Alitalia?! Colpa della politica mica dei dipendenti. Se sono state assunte 220.000 persone all'epoca qualcuno avrà deciso.
Che paghi chi dovere.
Altrimenti facile scaricare i problemi creati da altri sui lavoratori.
Io quando conduco i mezzi Trenitalia lo faccio con passione e cerco di fare il possibile che la qualità del servizio sia migliore possibile, che la merce arrivi a destino e in sicurezza.
Quindi invece che parlare a vanvera bisogna selezionare persone e persone.
Che ci siano dei problemi, sprechi, chi se ne approfitta è innegabile (per esempio alla Fiat la cassa chi la paga la famiglia Agnelli?! NON credo), ma fare di ogni erba un fascio NON mi sta bene.
Distinti saluti
L'altra casta
Anonimo - 30/06/2008 08:25
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Analisi lucida derivata da dati statistici, interpretati alla luce della reale situazione di potere della classe sindacale italiana. Manca una critica più forte nei confronti delle istituzioni politiche, soggiogate dagli interessi economici dei sindati.
Un libro scomodo per chi è ancora aggrappato alle ideologie e per i vari sindacati.
L'altra casta
Anonimo - 16/06/2008 15:15
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Un buon libro... alcune volte difetta di precisione, in altre ritengo che sbagli leggermente bersaglio perchè se la prende con i sindacati anzichè con la classe politica che concede loro qualsiasi richiesta. E' chiaro che se il datore di lavoro (in questo caso lo Stato) è debole, i sindacati faranno il loro lavoro di tutelare gli interessi dei propri iscritti ottenendo il massimo, ma la colpa non è tutta loro bensì anche di chi li accontenta ogni volta.
Caso mai le responsabilità dei sindacati si hanno quando si impuntano nel non voler rinunciare a certi privilegi persino in presenza di situazioni catastrofiche come quella dell'Alitalia.
L'altra casta
Anonimo - 14/06/2008 10:44
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Chi imputa all'autore di aver scritto questo libro per seguire l'onda commerciale delle ''varie caste'' non ha letto il libro!
Ci sono i dati, le ricerche, fatte anche dagli stessi sindacati. Relazioni di esperti ecc. Non si mette in discussione il valore sostanziale del sindacato, ma la degenerazione che è avvenuta negli anni. Cose che sapevamo, cose che sospettavamo, ed altre che non immaginavamo! Alla fine mi è rimasta la sensazione che siano troppi i favori fatti alla triplice. A discapito dei lavoratori, quelli veri.
L'altra casta
Anonimo - 27/05/2008 17:59
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Penoso sapere come il lavoro nobile della difesa di noi lavoratori si traduca in un business che non solo in molti casi non affronta le ingiustizie che siamo costretti a subire, ma contribuisce a crearle.
L'altra casta
Anonimo - 23/05/2008 19:45
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Va di moda spalare ''fango'' su chi esercita la rappresentanza collettiva... il Livadiotti compie una facile, ma mistificatoria operazione politica, confermando che il sindacato resta un ''soggetto scomodo'' per quella corrente di pensiero che vorrebbe mano ancora più libera nelle fabbriche e negli uffici. Qualcuno davvero pensa che le buste paghe sarebbero più pesanti e i lavoratori più tutelati senza una loro rappresentanza collettiva, o che i morti sul lavoro siano colpa del sindacato?
L'altra casta
Anonimo - 22/05/2008 00:08
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Non riconoscere la veridicità del contenuto di questo libro può significare due cose:
A) Essere collusi con la casta dei sindacati
B) Essere ottusi
Non è un gran libro, ma per ora l'unico che ha il coraggio di dire le cose come stanno. Cose che si sanno, ma che non si possono toccare.
L'altra casta
Anonimo - 20/05/2008 10:32
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''CREDO SIA MOLTO GIUSTO SCRIVERE QUESTI LIBRI, METTERE A CONOSCENZA SOPRATTUTTO I LAVORATORI CHE I SOLDI CHE TUTTI I MESI VENGONO TRATTENUTI SULLE LORO BUSTE PAGA, FINISCONO PER ESSERE ''GESTITI'' DA LOBBI DI POTERE, E NON USATI COME DOVREBBE ESSERE PER SALVAGUARDARE GLI INTERESSI DEGLI STESSI LAVORATORI''... ALLA FACCIA DELLA DIFESA DEI PIU' DEBOLI...
L'altra casta
Anonimo - 12/05/2008 09:10
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Ho sempre pensato che i sindacati fossero il cancro della società italiana. Beh questo libro non ha fatto altro che rafforzare le mie idee con dati reali e al tempo stesso inquietanti! I sindacati non sono altro che dei parassiti, oserei dire tra i peggiori, che vivono (e anche molto bene) alle spalle dei poveri operai. Questo libro spiega in maniera estremamente chiara di come i sindacati tutto fanno tranne che gli interessi dei lavoratori. Inoltre l'ho trovato estremamente interessante perchè non è il solito libro di parte. Lo consiglio veramente a tutti, ma soprattutto a quei lavoratori che ogni mese si vedono decurtare una piccola parte dello stipendio per ''regalarlo'' alla CGIL, CISL e UIL. Aprite gli occhi...
L'altra casta
Anonimo - 09/05/2008 09:49
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Ho provato a leggerlo, e fino in fondo. Che tristezza, tutto è iniziato da ''La casta'' di S.Rizzo... quanto ci piace leggere e dire : ''E' vero, è vero, bravo''! Ma come mai Livadiotti lo scrive solo adesso? E' il momento e il modo di far soldi, l'importante è saperlo sfruttare, e subito! Auguri! E noi lavoratori chi ci difende? Perchè l'autore non parla del salario attuale di un metalmeccanico?
L'altra casta
Anonimo - 05/05/2008 19:28
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Eccellente lavoro, dati numeri e cifre da capogiro, finalmente una casta che quasi nessuno ha il coraggio di toccare, nemmeno i ''puristi''. E' inoltre emblematico il fatto che i personaggi coinvolti lo classifichino come un cumulo di bugie!!!
Anonimo - 17/06/2009 11:15
Anonimo - 08/02/2009 17:10
Anonimo - 30/06/2008 08:25
Anonimo - 16/06/2008 15:15
Anonimo - 14/06/2008 10:44
Anonimo - 27/05/2008 17:59
Anonimo - 23/05/2008 19:45
Anonimo - 22/05/2008 00:08
Anonimo - 20/05/2008 10:32
Anonimo - 12/05/2008 09:10
Anonimo - 09/05/2008 09:49
Anonimo - 05/05/2008 19:28