A New York, nell'immediato dopoguerra una giovane donna viene trovata uccisa. L'ispettore di polizia Dan Muldoon e il suo assistente iniziano le indagini sulla vita della ragazza, figlia di due profughi cecoslovacchi, scoprendo che la vittima era coinvolta in una serie di furti. Il colpevole verrà alla fine identificato e tenterà una disperata fuga a piedi per le strade di New York, finendo la sua corsa tra i tralicci del ponte di Brooklyn. Girato quasi come un documentario, il capolavoro di Dassin costituisce un violento atto d'accusa verso le contraddizioni della vita metropolitana