Megan Collier è una ragazzina "difficile": timida, solitaria, piena di rabbia. Rabbia soprattutto nei confronti dei genitori, Bett e Tate, divorziati da poco e troppo presi da se stessi per accorgersi di lei. Fortuna che ora c'è il dottor Peters, il suo nuovo psicanalista. Gli sono bastate poche sedute per stregare Megan: con il suo sguardo magnetico e la voce ferma e suadente, è il solo che riesca a far crollare le barriere della ragazza. Finché un giorno, all'improvviso, Megan scompare. Adesso i suoi genitori dovranno per forza accorgersi di quella figlia che non si erano mai preoccupati di conoscere, e che forse ha voluto fuggire proprio da loro. Ma Megan non è scappata: ben presto, infatti, dietro la sua sparizione si profila una lucida trama di ricatto e vendetta, ordita da qualcuno in grado di tenere in scacco Megan, e abilissimo a scavare nel passato della famiglia Collier. Se vogliono salvare la figlia, e scoprire chi li ricatta e perché, Tate e la sua ex moglie dovranno scendere negli inferi del proprio passato, camminando loro stessi, insieme al misterioso ricattatore, in bilico sul sottile confine tra realtà e follia.
Il lettore simmerge senza difficoltà nella storia anche se a tratti scontata o esilarante per lirrealizzabilità di alcuni passaggi.
La trama inizialmente scontata si riprende bene e carica il lettore di tensione emotiva (che a tratti verrà smorzata da inutili intramezzi). Tutti i personaggi sono ben disegnati e di gran spessore. Molto apprezzato anche lo studio psicologico che ce li fa conoscere. Si può rimanere delusi dalla semplicità con cui verrà risolto il mistero, ma la lettura viene salvata dallultimo colpo di scena farà che chiarezza su una verità difficilmente immaginabile. Resta un libro molto scorrevole e lidea di usare la retorica come arma mi pare molto originale.
E unamericanata. I personaggi sono belli tondi e definiti, ma escono senza graffi (o quasi) da improbabili situazioni, si lasciano plagiare eccessivamente dallatteggiamento giusto e dalla loquacità del cattivo, alternano crisi di pianto ad una forza degna di uno jedi.
Dialettica. Peculiarità molto forte del libro è la straordinaria abilità oratoria con cui si destreggiano sia il padre della ragazza che il rapitore. Entrambi sanno modulare il tono di voce a comando per arrivare a scatenare le emozioni desiderate. Addirittura anche troppo.
Ho trovato esagerato ed un po forzato il gergo con cui si esprimono gli adolescenti che compaiono nel racconto. Ok, sono sedicenni, ma credo che riescano anche loro a formare frasi di senso compiuto.
La figlia sbagliata
Luca - 28/04/2013 16:22
5/
5
Inizialmente ero un pò scettico, semplicemente perchè il Talento Deaver voleva sbalordire senza i sue assi Rhyme e Sachs oltre alla new entry Dance. Ma subito dopo le prime righe devo dire che se uno è bravo non c'è nulla che lo fermi. Divorato in poche ore.
alessia pota - 29/10/2013 18:27
Luca - 28/04/2013 16:22