Immunoterapie complementari scientificamente fondate sembrano in grado di migliorare ulteriormente le tecniche antitumorali radicali dell'oncologia classica, compensando in particolare le difese immunitarie indebolite dall'impiego di queste ultime, prevenendo la metastatizzazione e mantenendo una buona qualità della vita. Le terapie complementari ("biologiche") non devono in nessun modo essere considerate "procedimenti terapeutici alternativi" che possono sostituire i trattamenti antitumorali radicali. Non sono un'alternativa, ma un completamento delle terapie oncologiche classiche, con le quali ci si prefigge di prolungare il periodo libero da malattia, quindi di ritardare o addirittura impedire le ricadute o l'insorgenza di metastasi, di prolungare l'aspettativa di vita e di migliorarne la qualità .