Quali sono le radici più profonde della spiritualità agostiniana? E l'interrogativo all'origine dello studio di Giorgio Benelli, il quale evidenzia come presso gli interpreti di Agostino a fondare la sua spiritualità sia spesso la dottrina del peccato originale, dimenticando una radice più profonda, quella della creaturalità dell'uomo e del suo essere creato dal nulla. In effetti la dottrina della grazia elaborata dall'Ipponate nasce da una concezione dell'uomo incapace di realizzare tutte le sue capacità da solo e indipendente dal suo Creatore. L'uomo, dice Agostino, è capax Dei, cioè capace di partecipare alla natura divina, ma è anche indigens Deo, assolutamente bisognoso del Suo aiuto. Il presente saggio nell'analizzare particolari aspetti della spiritualità agostiniana sulla dottrina della grazia, della preghiera, dell'umiltà e dell'orgoglio e della visione della natura, offre spunti interessanti per una lettura aggiornata di sant'Agostino.