Pubblicata a Milano dal 1816, la "Biblioteca italiana" subì tra il 1838 e il 1841 una riorganizzazione radicale. Per decisione del Governo austriaco, che fin dall'inizio l'aveva sostenuta come strumento di consenso rispetto a un'opinione pubblica poco favorevole agli Asburgo, la rivista, sino a quel momento autonoma, passò sotto il controllo dell'Istituto lombardo di scienze e lettere. Le oltre duecento lettere edite nel presente volume, comprese nell'arco cronologico 1825-1852, corrispondono a una parte significativa dell'archivio del periodico conservato presso l'Istituto lombardo e offrono, attraverso la pluralità dei temi e delle voci, un vivace spaccato del mondo culturale di quei decenni.