Giovanni Scoto Eurigena, un irlandese, fu tra l'846 e l'870, al centro della vita intellettuale presso la corte di Carlo il Calvo, l''imperatore filosofo'. Fuse la tradizione platonica col cristianesimo, così che il platonismo diventò, in lui, la forma naturale della rivelazione cristiana. In questo breve testo filosofico-poetico, l'uomo cerca di cogliere ciò che si manifesta come "accesso all'inaccessiible", e l'evangelista Giovanni, il più alto rappresentante dell'umanità, può, sulle ali della teologia, elevarsi fino alla sfera che trascende ogni significato. Edizione con testo a fronte.