L'autrice ha il merito in questo libro di non cadere nella tentazione di una certa ripetitività, come può accadere affrontando un tema di questo genere; tutt'altro, pare rifiutare gli schemi tradizionali a vantaggio di un'opera che analizza la sfera di autonomia e specificità della famiglia Paternò, senza inchiavardarla nello stereotipo dell'anacronistica lettura 'neofeudale' e senza tuttavia estraniarla dal tessuto sociale entro cui essa si sviluppò nel corso dei secoli.