Ben più dei calciatori, i ciclisti per decenni hanno infiammato gli animi e acceso le speranze degli italiani: erano eroi comuni che al termine della gara si preoccupavano di tornare in tempo per lavorare nei campi. Questa storia del ciclismo italiano - la prima a offrire una panoramica completa dal Novecento a oggi - si lega saldamente alla storia della nazione, proprio come il precedente lavoro di Foot, "Calcio". Da Bartali, che durante la guerra fu staffetta partigiana e con la sua vittoria al Tour, dopo l'attentato a Togliatti, salvò l'Italia dalla rivoluzione, a Coppi, protagonista dell'ultimo sussulto moralistico per la sua relazione con la Dama Bianca; da Gimondi, salito in sella per accompagnare la madre postina, a Pantani, tragica vittima di uno sport sempre più duro e meno puro.