Questo testo è la testimonianza dello stato di salute della psicoanalisi oggi: della sua capacità di lettura della modernità, della sua abilità a dialogare con altre discipline, della sua flessibilità applicativa. La si proclama ormai debole, si sostengono - enfatizzandoli - metodi diversi di affrontare il disagio psichico, la si costringe entro i confini di un'epistemologia positivista valida a spiegare i risultati della fisica o della chimica, ma a disagio se applicata al campo della soggettività. Certo, qualcosa in crisi nella psicoanalisi oggi c'è: ed è la rigidità di un atteggiamento codificato in un'epoca ormai lontana, passata; ma la psicoanalisi come pratica clinica, quella no, non è in crisi.