Tra Verona e Milano, in pochi giorni, tre alti esponenti dello Stato trovano la morte in circostanze talmente orribili e inspiegabili da creare un diffuso allarme nell'opinione pubblica. La delicata indagine verrà affidata ad un ispettore della Polizia di Stato dallo spirito tanto melanconico quanto appassionato e auto-ironico: l'ispettore Dino Dellacroce detto "Sauro". Due "esperti" di occultismo mostreranno al poliziotto un antico grimorio di magia nera e la raffigurazione di un supplizio "demoniaco"... Ma l'indagine dell'ispettore si avventurerà anche nei territori, non meno "occulti" dei servizi segreti, armi sperimentali e di fatti inspiegabili di cronaca quali le "accensioni misteriose di Caronia, in Sicilia". Talvolta anche i demoni hanno paura dell'uomo. I fatti di cronaca menzionati, così come citati nel romanzo, sono completamente snaturati per fini narrativi e ogni circostanza ad essi riferita è opera di pura fantasia. Parimenti, anche l'arma utilizzata dall'assassino è frutto di invenzione romanzesca e non è tecnicamente realizzabile nel modo descritto nel racconto (Perlomeno, questa è la speranza dell'autore).