Un viaggio nella condizione, scolastica e non, dei figli dell'immigrazione in Italia e in Europa. In Italia le voci di autonomia che i mondi giovanili dei migranti esprimono sono ancora timide; ma possono essere registrate nella socialità che si genera fuori e dentro le aule scolastiche, nelle metamorfosi dei linguaggi della strada, nelle ibridazioni dei corpi e nelle comunità immaginate, negli stili e nelle estetiche, nella reinvenzione dello spazio pubblico e della cittadinanza, nel rifiuto dell'integrazione subalterna dei padri.