Regalo di Natale

La nostra recensione

È risaputo che l’avvicinarsi del Natale pone problemi più o meno seri di accaparramento di regali, e ogni anno, inevitabilmente e nonostante i buoni propositi, si arriva all’ultimo momento con qualche amico o conoscente ancora “scoperto”; parte allora la frenetica ricerca del “regalo dell’ultimo minuto”. Lo stesso accade per questi racconti natalizi che vedono alcuni dei più amati investigatori letterari italiani (con qualche sorpresa e la gradita intrusione della spagnola Petra Delicado e degli inglesi Harper & Isles) darsi da fare  per risolvere - in clima rigorosamente natalizio - “l’indagine dell’ultimo momento”. Casi anomali e forse un po’ strampalati che non mancano però dell’adeguata complessità, ideali sia per strappare un sorriso sia per intrigare il lettore con la caccia a una soluzione mai scontata. Sellerio ci ha abituati a “santificare le feste” con raccolte gialle dove le firme più note del poliziesco italiano e internazionale si cimentano su soggetti a tema. È già stato così per il Natale, il Capodanno e Ferragosto, e quest’anno la festa più importante dell’anno fa nuovamente da cornice a sei racconti: una principessa italiana uccisa a Barcellona; un’assistente sociale napoletana bella e intraprendente e dal nome impossibile che si mette di traverso in un affare di camorra; confusione e fatalità in una casa di ringhiera di Milano; e poi un vicequestore “anomalo” che in attesa di trasferimento da Roma deve sbrogliare una brutta faccenda famigliare; e ancora due investigatori inglesi che amabilmente non si sopportano l’un l’altro ma sanno far centro al momento giusto; e infine, a chiudere con il sorriso questo bel Regalo di Natale non potevano essere che i terribili, impiccioni, insopportabili quattro vecchietti del BarLume, quanto mai arzilli sia nel rompere le scatole al povero Massimo sia nelle indagini, chiamati a investigare addirittura dal nuovo commissario di Pineta. Grazie del regalo.
Antonio Strepparola