La recente crisi economico-finanziaria spinge con maggiore urgenza le democrazie capitalistiche a rivedere le proprie regole, rivelatesi non più adeguate o sostenibili. Tuttavia cambiare le regole non basta se queste non sono poi osservate o fatte osservare, come accade spesso in Italia. A partire da queste considerazioni, il volume affronta questioni diverse per ampiezza e ambito dalla comune prospettiva della sociologia economica: la prima parte riflette sulle contraddizioni del nuovo capitalismo finanziario e sulle difficoltà dei sistemi democratici a identificare regole che tengano in piedi il "compromesso storico" tra capitale e lavoro salariato nell'era della globalizzazione; la seconda si sofferma invece sull'analisi dei fattori contestuali, dei meccanismi, delle strategie (individuali e collettive) che facilitano o piuttosto ostacolano l'introduzione di nuove regole, facendo riferimento a casi di studio attinenti a problemi antichi e recenti della società italiana.