Vittima di un perfido incantesimo, la principessa Bella ha dormito per cent'anni e tutti coloro che hanno tentato di svegliarla sono morti nell'impresa. Ma poi è arrivato lui, il Principe, affascinante e spietato, e Bella si è svegliata dal suo sonno secolare. Ora lei gli appartiene totalmente, ne è diventata la schiava, e dovrà seguirlo alla corte della regina Eleonora, madre del principe. Qui, in un ambiente raffinato e perverso, altri giovani di sangue reale imparano a conoscere il piacere e il dolore. Sopraffatta dal desiderio e dalla passione, Bella diventa la favorita del Principe e della sua amante, la crudele Donna Giuliana, e sperimenta i rigori della Sala d'Addestramento e le spietate prove della Sala delle Punizioni. Ma alla corte l'aspetta anche un sentimento nuovo, che ha gli occhi dolci e profondi di un altro schiavo come lei. L'amore però è proibito agli schiavi e la punizione per chi vi cede può essere molto crudele...
Una narrazione lontana da quella a cui la Rice ci ha abituati fatta di creature immortali bellissime e tormentate, alla continua ricerca del senso della loro esistenza; ma allo stesso tempo anche legata agli altri suoi romanzi da quella scia di erotismo che in Risveglio ha la sua esplosione.
Se paragonato agli altri romanzi della stessa autrice, questo primo capitolo della trilogia si colloca ad un livello inferiore, forse proprio perché scritto agli inizi della sua carriera, mancandogli quel tocco, quella capacità descrittiva dei luoghi e delle vicende, ma anche, e soprattutto, dei personaggi che riusciva a rendere quasi reali. In Risveglio tutto questo non manca, ma è a un livello di molto inferiore a molti suoi altri libri, facendogli perdere molto agli occhi del lettore.
Il tema narrato poi non è semplice, è facile scivolare nell'eccesso o in una serie di scene e momenti privi di logica se non quella di riempire qualche pagina e far vendere qualche copia in più. Come sempre la Rice cerca di fare un passo in più, di far capire al lettore qualcosa, un messaggio nascosto fra le duecento pagine scritte, se ne riesce forse ad intuire una traccia verso la fine, ma davvero troppo labile per promuovere questo libro a pieni voti. E' il primo di una trilogia, c'è quindi da sperare che le cose migliorino e che compaia finalmente la Rice che tutti i suoi fans conosco.
Lorena - 25/09/2013 11:43