"Solaris" è il capolavoro della fantascienza filosofica. Siamo nel lembo più estremo dell'universo esplorato dal genere umano. Un astronauta, dalla Terra, approda nella stazione spaziale che gira intorno al pianeta Solaris. Qui trova un'atmosfera di mistero e sospetto: nessuno lo accoglie, i pochi ospiti della astronave sembrano angosciati e sopraffatti, c'è un morto recente a cui si allude con circospezione ma senza sorpresa, gli oggetti subiscono strane deformazioni, si avvertono presenze. Solaris è noto agli umani come il grande pianeta "vivente". Appare in forma di vasto oceano e avrebbe dovuto conflagrare se la sua orbita avesse seguito le leggi della fisica. Ma è come dotato di capacità cosciente di reazione e questa capacità sembra legata alle apparizioni di fantasmi, proiezioni viventi di incubi, sogni e fantasie. L'astronauta è costretto a interrogarsi, mentre lo contagia la stessa angoscia che domina in tutto l'ambiente. Un'avventura avvincente e carica di attesa e mistero. Ma si potrebbe dire anche un'avventura epistemologica, nel senso che presenta alla lente della riflessione un numero enorme di quesiti che abitano i rami della filosofia. Fra essi, il più suggestivo sembra essere il tema dell'Identità, del Soggetto, dell'Io. Non esiste l'Io unico e identico a se stesso.
Nella mia classifica di "fantascienza" secondo solo dietro Fahrenheit 451 di Ray Bradbury!
Solaris
haccra - 20/05/2013 16:05
4/
5
Inizio dalla piccola detrazione che ho dovuto applicare ad un racconto, peraltro, molto bello: la lentezza. Romanzo (volutamente, credo) di una lentezza a tratti disarmante ! Ma la lentezza (che mi fa togliere un punto al giudizio ma solo perchè toglie gradevolezza alla lettura ...) non fa sfigurare questo romanzo. Lem vuole disorientarci e, descrivendo un pianeta "indescrivibile", lo fa alla grande ! Interessantissima l'ipotesi di poter trovare, un giorno, esplorando lo spazio, un pianeta così complesso ed arcano che semplicemente non può essere compreso ! Incredibile lì'ipotesi di un pianeta inteso come un unico, immenso, potente cervello ! Non conoscevo l'Autore e mi ha piacevolmente spiazzato e stupito. Ci vedo, ma è solo una delle mille possibili interpretazioni, l'impossibilità del gesto estremo della nostra mente: comprendere appieno sè stessa !
Fabrizio Pivari - 07/10/2013 14:22
haccra - 20/05/2013 16:05