Danzica, 14 agosto 1980: l'ondata di scioperi che da settimane coinvolge la Polonia raggiunge i cantieri navali 'Lenin'. Due settimane dopo, in quei cantieri viene creato il primo sindacato indipendente in un regime comunista, 'Solidarnosc' cui si iscrive nel giro di pochi mesi metà dei lavoratori polacchi. Nove anni dopo - con l'intermezzo dello stato di guerra, di una dura repressione e di crisi economiche e politiche - la Polonia è il primo paese dell'Est a darsi, in modo totalmente pacifico, un governo democratico e non comunista. Il muro di Berlino ha i giorni contati. Gli avvenimenti polacchi dell'80 rimangono tra quelli più sorprendenti ma anche più complessi della seconda metà del ventesimo secolo. Suscitarono, nel mondo e in particolare in Italia, curiosità, ammirazione, sconcerto nonché un movimento di solidarietà trasversale mai visto prima. A distanza di vent'anni, è lecito domandarsi cosa sia stata in realtà Solidarnosc - un sindacato, un partito, una rivoluzione, una controrivoluzione? - e quali ne siano stati gli effetti, per il mondo ma anche, nel suo 'piccolo', per la cultura politica e civile italiana. Questo libro è il primo tentativo, a distanza di anni, di sviluppare una riflessione pacata sugli avvenimenti del 1980 nonché una memoria più precisa della 'solidarietà con Solidarnosc' da parte italiana. Raccoglie pareri di esperti e testimonianze di protagonisti, e il quadro che ne esce unisce avvenimenti di portata storica con l'immagine nitida di uomini e donne in carne e ossa.