Storia vera. Testo greco a fronte

"La ""Storia vera"" è la storia di un mirabolante viaggio nei regni dell'impossibile: vera 'letterariamente', dunque (il titolo è un'ironica e polemica antifrasi), in quanto del tutto immaginaria, vivente di quell'unica realtà che è creazione sovrana dell'arte. Insieme con cinquanta compagni, il protagonista della storia varca le colonne d'Ercole, mitico confine posto dagli antichi a separare l'universo della conoscenza dalla libera vastità dell'ignoto. Al di là di esse, le dimensioni del tempo e dello spazio si dilatano, aprendo all'esperienza degli attoniti viaggiatori avventure superumane. Travolti da un turbine, essi conoscono i mondi favolosi della vita stellare e quelli della vita sommersa; contemplano le città della luna risplendenti nell'etere; vivono nelle profondità sottomarine, chiusi nel ventre di un'immensa balena; toccano i remoti paradisi delle isole dei Beati; incontrano, sulle vie del mare e dell'aria, prodigi di ogni sorta. E insieme a mille altre cose ritrovano, congiunti in una favolosa atemporalità, i personaggi della memoria mitica e storica - Achille, Elena, Socrate, Platone - intenti a perseguire le loro storie antiche. Narrata in uno stile limpido e veloce (il greco elegante di Luciano, qui proposto nel testo originale e in una traduzione che sapientemente lo ricrea), la vicenda non conosce stanchezza. Come in una festa della fantasia, organizzata da uno spirito ironico e sagace, le invenzioni germogliano in prodigiosa successione, rinnovando a ogni pagina le sorprese del lettore: non ultima quella di trovare, fra le trame di un gioco letterario di quasi duemila anni fa, l'intuizione di scoperte destinate a tradursi per i posteri in ""storia vera""."

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