Storie di animali

Frutto di un lungo lavoro di ricerca tendente a indagare soprattutto fra i propri ricordi d'infanzia, il libro di de la Mare raccoglie una vasta 'summa' di fiabe, racconti popolari, poesie, filastrocche, nonsensi, tutti incentrati sulla presenza di animali in veste di protagonisti o comprimari. Ritornano le più belle favole, rime, leggende di un'antica tradizione - spesso autentici 'reperti' del mondo fantastico - accanto a più recenti scoperte dell'autore che, con scrupolo filologico, indaga sui contesti in cui fiabe e racconti sono nati e si sono trasmessi, sui curiosi errori di interpretazione e le deformazioni linguistiche, sulle connotazioni sociali o psicologiche che ovunque traspaiono, non rinunciando a far passare i disparati materiali attraverso il filtro della propria sensibilità poetica. Altro presagio del libro è il corredo di illustrazioni tratte dalle "Storie di bestie quadrupedi" di Edward Topsell, volume pubblicato nel 1658, scelte "perché può essere interessante e divertente vedere in che modo l'artigiano che le eseguì si figurava l'aspetto di certi animali che sicuramente non aveva mai visto". Alcune di tali preziose incisioni, infatti, sono pure e semplici creazioni della fantasia, come gli animali parlanti che popolano i racconti e che, oltre alla favella, possiedono "il buon senso, la saggezza, il coraggio, l'ardimento, lo stesso cuore e gli stessi sentimenti dell'uomo", al pari, ovviamente, dei suoi vizi. "Il lupo", dichiara de la Mare, "è un lupo, se così si può dire, che ha dentro di sè un uomo con istinti da lupo."

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